Omai convien che tu così ti spoltre
"Omai convien che tu così ti spoltre",
disse ’l maestro; "ché, seggendo in piuma,
in fama non si vien, né sotto coltre; 48
sanza la qual chi sua vita consuma,
cotal vestigio in terra di sé lascia,
qual fummo in aere e in acqua la schiuma. 51
E però leva sù; vinci l’ambascia
con l’animo che vince ogne battaglia,
se col suo grave corpo non s’accascia. 54
Più lunga scala convien che si saglia;
non basta da costoro esser partito.
Se tu mi ’ntendi, or fa sì che ti vaglia".
Inferno Canto XXIV - La Divina Commedia
«Ormai è necessario (convien) che tu ti liberi dalla pigrizia (ti spoltre) con simili sforzi (così)», disse il maestro; «perché adagiandoti sulle piume (seggendo in piuma) o stando a letto (sotto coltre) non si raggiunge (non si vien) la fama;
chi spreca (consuma) la propria vita senza la fama (la qual), lascia in terra la stessa (cotal) traccia (vestigio) di sé che (qual) lascia il fumo (fummo) nell’aria o la schiuma nell’acqua.
Perciò (però) alzati (leva sù); supera (vinci) la fatica (l’ambascia)
con la forza di volontà (l’animo) che vince ogni difficoltà (battaglia), se non si lascia abbattere (s’accascia) a causa del peso del corpo (col suo grave corpo).
È necessario (convien) salire (che si saglia) una scala [la salita alla cima del Purgatorio] ancora più lunga; non è sufficiente (non basta) esserti allontanato (partito) dai peccatori (costoro). Se ben comprendi il senso delle mie parole (Se tu m’intendi), fa dunque (or) in modo (fa sì) che ti giovi (ti vaglia)».
http://www.edu.lascuola.it/edizioni-digitali/DivinaCommedia/data/files/m2_1/inf_24.pdf
« Maintenant il convient, dit le Maître, que tu secoues toute paresse : ce n’est point couché sur la plume, ni sous la couverture, qu’on acquiert la renommée
sans laquelle celui qui consume sa vie, laisse de soi, sur la terre, le même vestige que la fumée dans l’air et l’écume dans l’eau.
Lève-toi donc, et que la fatigue soit vaincue par l’âme, qui vainc dans tout combat, si, sous le poids du corps, elle ne s’abat point.
Il faut monter un plus long escalier : avoir quitté ceux-là ne suffit pas ; si tu m’entends, fais que maintenant cela te serve. »
Traduction par Félicité Robert de Lamennais .
Flammarion, 1910 (pp. 84-87)